venerdì 10 giugno 2016

Se fossi convinto che rispondere alla violenza letale con una forza uguale e contraria fosse una soluzione e nel contempo mi sentissi portato dalle circostanze alle provocazioni culturali, sull'onda dei brividi regalati dalle cronache che ci parlano di un paese dove gli uomini lasciati con statistiche su cui non si può eternamente sorvolare fanno fuori le proprie compagne o minacciano pervicacemente di farlo, direi che eventualmente le armi si possono dare in dotazione senza particolari formalità a tutte le rappresentanti dell'altra metà del cielo (cfr Mao Tse-Tung), per vedere se è proprio vero che quando il proprio interlocutore ha una pistola in mano l'uomo ragiona meglio. Ma gli strumenti di morte mi fanno talmente tanto senso che non penso di potermi avventurare in questa ipotesi. Per cui bisognerà cercare altre soluzioni


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