sabato 23 luglio 2016

(uno dei discorsi piu` lucidi sulla confusione che regna in questi ultimi tempi)

"Sembrava fossero tre, invece era uno solo. Sembrava fosse un energumeno, ma era un ragazzo di 18 anni. Sembrava avesse un intero arsenale, invece ha ucciso o ferito 25 persone con una stessa pistola, con cui poi si è suicidato. Era tedesco, ma di origine iraniana. Da quella ripresa dal tetto del parcheggio, quel dialogo surreale da un palazzo all'altro, pareva uno squilibrato, confuso ma feroce"
 "È bastato lui comunque a mettere in ginocchio per otto ore una delle più importanti città della Germania, a sigillarla in un allarme assoluto e in una caccia all'uomo rivelatasi inutile, perché quell'uomo senza complici si era subito tolto la vita, dopo averne stroncate altre nove. Forse era solo un pazzo, forse no. Forse un emulo suggestionato del killer di Nizza, o un esecutore fanatico dell'invito a colpire ovunque lanciato dallo Stato Islamico, o qualcos'altro. Forse sapremo, forse no".

"Di sicuro però è un altro frutto avvelenato di questa stagione di terrore, di questa strategia del panico che amplifica ogni allarme e lo moltiplica su scala mondiale, mina la sicurezza di tutti, crea insieme psicosi irrazionali e timori fondati di una prossima volta, che può essere ovunque e in qualsiasi momento. Ecco perché magari non c'entra niente, ma è comunque l'Isis la vera beneficiaria della strage di Monaco".

Enrico Mentana


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